EXTRA
Fernanda Dimilta
Giorgio De Chirico si è sempre rifiutato di dare al termine metafisica un’accezione per così dire verticale che implicasse un’ascendenza mistica. Il “meta” nel suo intento è da prendersi alla lettera come un’operazione volta ad indicare degli spostamenti laterali, quasi di collocazione. Prendere le immagini dai luoghi in cui si trovano usualmente e portarli altrove.
I dipinti di De Chirico sono l’equivalente di un lavoro onirico che per nostra fortuna non si dilegua alle prime luci dell’alba come purtroppo succede ai nostri sogni.
“L’arte deve creare sensazioni sconosciute in passato; spogliare l’arte dal comune e dall’accettato.. sopprimere completamente l’uomo quale guida o come mezzo per esprimere dei simboli, delle sensazioni, dei pensieri, liberare la pittura una volta per tutto dall’antropomorfismo.. vedere ogni cosa, anche l’uomo, nella sua qualità di cosa”
